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- Leggende di Daresia : LA FINE DEL PRIMO MONDO.
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- Centinaia di anni prima che le terre di Daresia fiorissero come
- voi, giovani avventurieri, le potete vedere ora, il mondo
- conosciuto era un luogo privo di valori, dove la corruttibilitaÆ
- e lÆimpurezza dominavano sopra ogni virtuÆ e valore. Erano
- quelle le origini, dove il mondo forgiato con tanta grazia e
- speranza dagli dei, si era ormai tramutato in un immenso
- contenitore ripieno fino allÆorlo dei sentimenti e degli ideali
- negativi di intere popolazioni.
- Gli dei allora rimirarono cioÆ che avevano creato e,
- stringendosi il cuore, imboccarono lÆunica via che avrebbe
- potuto dar vita, un giorno, alla Dalila che loro sempre
- cercarono di plasmare e che in molti, nei loro sogni mortali,
- videro in visione, ma solo per essere bruscamente destati da una
- situazione giunta ormai allÆesasperazione totale.
- Maremoti, terremoti, incendi, uragani iniziarono a seminare il
- panico fra tutte le razze e i popoli delle forze del bene e del
- male, fincheÆ una vecchia profezia non fu svelata, e la fine del
- mondo rivelata. Un mese fu cioÆ che rimase ai mortali per dare
- un significato alle fatiche e ai sacrifici di una vita mentre i
- piuÆ, coloro che avevano sperperato e abusato di se stessi come
- degli altri durante la loro esistenza, rimasero impietriti a
- tale annuncio, incapaci di trovare dentro di seÆ la forza per
- reagire di fronte ad una sentenza di morte.
- Il mese divenne due settimane e, mentre molti abbandonavano le
- terre di Daresia cercando fortuna e salvezza su altri mondi,
- alcuni rimasero per dare sfogo ai loro piuÆ repressi desideri,
- mentre altri, un tempo valorosi cavalieri, in preda ad una
- pazzia mortale, iniziarono a sfogare la loro rabbia interiore
- sui loro stessi compagni di sventura, tramutandosi in spietati
- assassini, in un mondo ormai piombato nel chaos piuÆ totale.
- Infine, il tramonto del trentesimo giorno, predetto nella
- profezia divina, giunse sulle terre di Daresia, abbandonate
- ormai dal sole come un tempo furono abbandonate dagli dei. E
- lÆoscuritaÆ colpiÆ tutti i valorosi cavalieri ancora presenti
- nelle lande ormai desertiche di Dalila.
- La luna era ormai sorta da diverse ore quando un leggero tremore
- inizioÆ a scuotere le terre conosciute, per tramutarsi nel giro
- di pochi eterni minuti in un assordante quando devastante
- terremoto. Il calore inizioÆ ad aumentare a tal punto che i
- demoni stessi furono costretti ad uscire dallÆinferno mortale
- per trovare riparo, invano, dallÆira divina.
- Fu cosiÆ che, nellÆultima notte della storia di Dalila1,
- lÆintere forze del male si radunarono, riunite dal loro pur
- sempre vivo e forte istinto primordiale, per sferrare lÆestremo,
- finale, effimero attacco al simbolo del loro eterno rivale, la
- capitale di tutte le forze del bene, Deira, centro delle terre
- conosciute.
- Una fitta nuvola rossa avvolse lÆimmensa armata demoniaca
- rendendola visibile a decine di miglia, mentre i pochi valorosi
- cavalieri, ormai rassegnati al loro destino, si riunirono nel
- cuore di Deira pronti a vincere, a costo della vita, lo scontro
- finale.
- LÆesercito del Male avanzoÆ rapidamente invadendo lÆintera
- cittaÆ nel giro di pochi minuti. La battaglia infurioÆ selvaggia
- per diverso tempo, Draghi dorati si affrontavano in cielo contro
- le schiere di Draghi rossi, che nel giro di poco tempo si erano
- scagliati sugli ultimi cavalieri rimasti, ormai insensibili alle
- catastrofi naturali che nel frattempo sgretolavano il resto di
- Daresia.
- Intanto, lassuÆ nei cieli, qualcuno rimase commosso rimirando
- come, nel mondo da loro creato, poche valorose rose fossero
- riuscite a sbocciare in mezzo al deserto, e una lacrima si fece
- strada tra le guance rugose del vecchio. La lacrima cadde, per
- tramutarsi nella sua discesa in un immenso uragano che investiÆ
- improvvisamente le terre conosciute, mentre impassibili, a
- Deira, lo scontro finale infuriava senza vinti o vincitori.
- Il tempo parve peroÆ fermarsi poco dopo, quando tutti gli esseri
- viventi cessarono ogni attivitaÆ per volgere lo sguardo verso
- est, dove nellÆattimo piuÆ lungo della vita di ogni mortale,
- lÆimmensa montagna, distante centinaia di miglia, nacque dalle
- viscere della terra. Incapaci ormai di reagire, tutte le razze,
- tutti i popoli, ogni singolo essere benigno o maligno cessoÆ di
- interessarsi per tutto cioÆ che era stato e che fu attorno a lui
- in quel momento, fissando ormai sereno i meteoriti che dal
- centro del cratere della Montagna di Fuoco, spazzarono via ogni
- singola cittaÆ ed individuo delle terre emerse, solo Deira
- rimase indenne. Dalila rimase in silenzio per un solo attimo,
- poi la montagna di fuoco, quasi fosse rimasta a rimirare lo
- spettacolo che le si parava davanti, concluse la sua opre
- distruttiva scagliando lÆultimo, enorme, meteorite che puntoÆ
- dritto verso gli ultimi sopravvissuti.
- Furono secondi eterni, e mentre il masso si avvicinava ogni eroe
- rimembroÆ le sue gesta eroiche, le epiche battaglie, le
- avventure al limite del reale, i fedeli compagni di viaggio come
- i piuÆ infidi nemici, ora tutti accomunati da un triste destino.
- Il meteorite oscuroÆ la luna alta nel cielo, fino a coprire
- lÆintera visuale degli astri, per poi scagliarsi, dÆun tratto,
- su quella che era stato il centro del mondo passato, ormai
- ridotta ad un cumulo di cenere....
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- Gli eroi ripresero conoscenza dopo un tempo indeterminato in
- seguito allÆimpatto, cioÆ che videro sicuramente non lÆavrebbero
- mai immaginato. Il nulla li circondava mentre loro erano tutti
- li, disposti in circolo, privi di ogni sensazione corporea, come
- immersi in un profondo sogno. Secondi, minuti, giorni, anni
- ,secoli forse passarono, nessuno puoÆ dirlo, quando Fizban
- comparve nel mezzo del limbo : "Valorosi cavalieri, voi siete
- tutto cioÆ di buono che sia mai esistito insecoli di storia di
- un intero pianeta, il dono che sto per farvi eÆ piuÆ prezioso di
- qualunque altro voi abbiate mai ricevuto ; voi avrete lÆonore di
- essere i portatori del bene e della luce nel nuovo mondo, nato
- sulle fertili ceneri di quello defunto secoli orsono mentre voi
- siete rimasti sospesi in questo limbo in mia attesa. Ora andate,
- che le vostre anime possano ritrovare la gloria nei vostri
- futuri nuovi corpi mortali."
- Il sonno riprese possesso di tutti i cavalieri presenti, le
- immagini si fecero confuse, mentre il vuoto attorno al limbo si
- fece sempre piuÆ vicino....piuÆ vicino.....e il sonno prese con
- seÆ tutti i presenti.
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- 18 anni dopo, dei giovani valorosi avventurieri si iniziarono a
- distinguere sugli altri nella Nuova Deira, pronti a ripercorrere
- e a superare le gesta dei loro antichissimi predecessori, che
- quasi 500 anni prima affrontarono le forze del male in epici
- scontri contro maghi malvagi dai nomi tetri come Makrud e contro
- schiere demoniache affiancate da draghi rossi nellÆimmenso
- scontro finale di cui solo antiche leggende tramandate da
- persone inafferrabili narrano le gesta.
- E fu lÆinizio di una nuova era....
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- FINE
- by Fizban